LONGO E' LO CAMMINO, MA GRANDE E' LA META - Brancaleone da Norcia -



giovedì 20 gennaio 2011

LESSON ONE: la teoria della cacca

La conoscerete in molti, ma essendo in argomento è sempre di gran attualità
Gennaio, un freddo glaciale, di quelli che spaccano i polmoni a respirare, il povero pulcino cade dal nido, è spacciato. Passa di li una grossa grassa vacca pezzata, l’uccellino, con un filo di voce “vacca, ti prego, aiutami, non pestarmi, aiutami, son caduto dal nido, sto congelando dal freddo…” la vacca con il suo tipico sguardo vaccino, rumina quel po’e poi, senza dire una parola lo scavalca e… plof, una bella torta calda e fumante e se ne va. Si, glie la lascia cadere proprio addosso!
L’uccellino incredulo, amareggiato, le urla “bella stronza! Già sono nella merda di mio e tu ancora infierisci!”.
Già, che mondo vero?!
Poco più tardi passa di li una gatta, una di quegli splendidi esemplari, elegante, sensuale, magnetico, carismatico. Attirata dalle urla e dagli strepiti del pulcino si avvicina per vedere che succede e con voce suadente gli domanda cosa mai avesse da sbraitare tanto.
Il nostro pulcino “ma non vedi? Sono caduto dal nido, è gennaio, fa un freddo micidiale, la botta, la mamma è a cercar cibo e in più quella stronza di vacca mi ha ancora riempita di merda.” “senti non è che magari tu potresti…” la gatta: “e come no!, subito!” e senza perder tempo lo recupera da quella fumante coltre, lo tira fuori, lo guarda ben bene e poi….. in un boccone.
Morale? Non sempre che ti mette nella merda lo fa per farti un danno, e non sempre chi te ne tira fuori lo fa per darti una mano.

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