LONGO E' LO CAMMINO, MA GRANDE E' LA META - Brancaleone da Norcia -



lunedì 10 ottobre 2011

logica stars & stripes

Sto per fare un post noioso, poco originale e “comunista”, non postcomunista, no no, proprio uno di quelli per cui negli stati uniti degli anni 50, in pieno Maccartismo, sarei stato tacciato di socialismo e antipatriottismo.
Oggi è la giornata mondiale contro la pena di morte, niente da dire a chiunque abbia una propria opinione in merito, un po’ meno a chi invece direbbe “boh? A me che mi frega?”, ma notavo una cosa: google, che fa dei doodles, che per inciso sono quelle scritte particolari che ogni tanto ci troviamo al posto del canonico logo e che stanno a ricordare un evento particolare, doodles per qualunque accidenti di evento che manca davvero solo più il mio compleanno,la stessa google che con quella maniera partecipa a tenere viva la memoria di tutto il mondo, ecco di quello oggi non si parla.
Sarà che “siamo” americani? Gli stessi americani che continuano imperterriti a mettersi sullo stesso piano delle tanto deprecate Cina, Nord Corea, Iran, luoghi dove sogna di portare i diritti civili?
Beh, nel mio piccolo lo faccio io che non avrò tutti i contatti di google, ma per lo stesso principio di educazione civica per cui dai l’esempio quotidianamente perché l’umanità sei tu, beh:
di li indietro non si torna. 



 

.it alia

“In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. Questo primo censimento fu fatto quando Quirinio era governatore della Siria. Tutti andavano a farsi censire, ciascuno nella propria città.”
È che proprio non ce la si fa. Allora si poteva capire, ma oltre duemila anni dopo…
Non voglio dire che sia proprio lo stato, che tutte le volte non glie la fa, ma lo stesso giorno in cui Stanford annuncia tutti i corsi on-line gratuiti che presupporrà la gestione di oltre 140 mila contatti da tutto il mondo, le principali testate italiane annunciano il fallimento del censimento on-line.
Come già successo per la gestione dei permessi di soggiorno, già quote badanti qualche anno fa, poi ribaditi con le gestioni degli incentivi su cicli e motocicli per cui tanti venditori devono ancora percepire denaro, l’esperienza in rete dello stato italiano è disastrosa.
Sentiamo a scadenze regolari pseudo ministri sessantenni, forse il nuovo che avanza crea dei problemi di troppa repentina evoluzione, che parlano di riforme e di svecchiamento, di semplificazione, già, Calderoli ministro della semplificazione… (scuoto la testa con rassegnazione) in concertazione con Brunetta che semplifica svecchiando la elefantiaca macchina procedurale del “pubblico”, non rendendosi conto di dove stanno realmente i problemi, e cioè nelle leggi contraddittorie e complicate troppo spesso modificate, ma questo è tutto un altro post, come tocca anche a me quotidianamente dover combattere.
Faccio un esempio: c’è obbligo per legge, ripeto, obbligo pena salatissime sanzioni a chi non si adegui, di trasmettere, da febbraio, in modalità telematica agli enti assicurativi/di previdenza nonché al datore di lavoro, il certificato di malattia. Tutti i medici di base si sono assolutamente adeguati, ma secondo voi, l’ospedale di Redville si?
Ecco, bravi. Ora però mi domando, pagheranno le sanzioni? E perché lo Stato (in senso lato) è sempre così malmesso?
Per tornare al nostro bel  censimento, conoscendo le cose come stanno ho evitato di connettermi al sito. Si, un po’partenza intelligente se vogliamo, ma Clemente, il giovane anziano previdente, sapeva come sarebbe finita, o iniziata, per cui si è tenuto alla larga.
Ora mi domando, tra poco qualcuno inizierà a voler applicare una legge relativa al mio lavoro dove è prevista la presentazione on-line di una serie di documenti, e li ti voglio! Quando l’ente si riuscirà ad adeguare?

C’è qualcosa che non va, ho fatto un post e mi sembra scritto da Only…



giovedì 6 ottobre 2011

OMAGGIO

Poche parole in memoria di un uomo lungimirante.
All’uomo jobs, che si è perso e che poi si è ritrovato. Quando fu cacciato dalla sua stessa azienda fu proprio per quello, perché “esagerato”, talmente oltre da essersi perso in se stesso, poi, come sovente, il filo doppio non si può tagliare e quando fu richiamato, con la apple in cattive acque, tutti e due furono meno integralisti, ambedue figli dei loro errori tornarono ad essere una cosa sola. Un uomo che ha saputo vedere oltre, anche olre se stesso, e non è facile perché in media stat virtus, ma la grandezza sta nel riconoscerlo e farlo proprio
Oggi tutti elogiano la grande invenzione, l’ipod, l’iphone. No. il genio è stato un altro. La genialità del visionario jobs è stata quella di, in un epoca dove la tecnologia era fatta di “stanze” a circuiti ad esclusivo vantaggio delle grandi aziende, volerla rendere “personal” ovvero fruibile a tutti. Un computer per ognuno di noi. Il pirata, quello che ha visto lontano prendendo alla xerox il sistema operativo basato sulle icone (già, perché al contrario di cosa normalmente si pensa, Gates non c’entra nulla se non l’averlo inserito nel suo windows) per semplificarci la vita, quello che ha “inventato” il sistema mouse, e poi fino ad arrivare a sviluppare il concetto di stazione totale portatile, la comunicazione, lo svago, l’utilità, il tutto davvero portatile e poi con un fondamentale crisma: bello. Tutto assolutamente attento al design. Deve essere ricordato per la cosa più rivoluzionaria: per aver cambiato il modo di fruire del mondo.
E noi, blogger, rendiamo omaggio a chi ha permesso oggi quello che quotidianamente siamo.






lunedì 3 ottobre 2011

ALMOST HOLYDAY

Sono fermo da un bel po’di tempo ormai, fermo in tutti i sensi perché non posso uscire, me lo proibiscono, non posso fare alcun tipo di lavoro, questo, oltre che proibirmelo, non mi è proprio possibile, il dolore mi permette la forza di un duenne, inoltre non dormo una notte intera senza dolore da troppo tempo.
Per cui che faccio? Pensavo, mi prenderà la logorrea da inattività, e invece niente. nemmeno ho voglia di scrivere, all’inizio davo la colpa all’intontimento da farmaci, poi invece no, mi sono accorto che la ragione era un’altra, non l’ho ancora individuata, ma garantisco che appena ci riuscirò, sarete i secondi a saperlo.
Dicevo, che faccio? Leggo, passo il tempo a fare qualche lavoretto, le più elementari pulizie, tanto i tempi sono talmente dilatati che per passare il pavimento di casa non ci impiego meno di tre ore, e non abito a Versailles, insomma, me la prendo davvero comoda, infondo, che altro ho da fare?
Sembrerebbero quasi vacanze, se non fosse per…. Già, per la costrizione.
Vero, sono limitato nei movimenti, ma posso camminare, muovermi, e vi dico che per chi è abituato a due allenamenti quotidiani, a volte anche tre, a non aver tempo nemmeno per respirare, a uscire di casa alle7:30 e rientrare alle 9 ancora da cenare, ci si trova abbandonati in un mondo strano e sconosciuto, terra di mezzo per chi a casa non ha ne divano ne tv perché non ne ha mai sentito la mancanza.
Attenzione, non è il fatto di chi si trova di colpo costretto con se stesso e non gli piace: io con me stesso sto bene, mi do ragione il giusto e litigo il giusto, i miei pensieri non mi fanno paura e i fantasmi ormai sono scappati, troppa fatica starmi appresso.
No, la mia sofferenza è figlia di non poter essere nel posto giusto al momento giusto: essere dove vorrei essere con tutto me stesso e invece sono costretto qui. Si. È questo che mi fa e mi ha fatto più male, anche più male del dolore fisico.