LONGO E' LO CAMMINO, MA GRANDE E' LA META - Brancaleone da Norcia -



martedì 15 marzo 2011

PIEZZ'E CORE

Essere genitore cambia la vita. Cambia il modo di percepire il mondo.
Prendete il post che ho pubblicato ieri: io volevo che si parlasse di se stessi. Mi sarebbe piaciuto che ognuno di coloro che si fossero cimentati nella lettura lo avessero fatto come individui, non come genitori. Invece i commenti sono stati tutti in quanto mamme.
Traspare quindi che l’essere genitore ti entra dentro. Ti cambia dentro. Diventi prima genitore e poi persona. Prima genitore e poi qualunque altra cosa, persino prima genitore e poi marito o moglie, individuo.
E attenzione, è comprensibile, è l’istinto, è la natura, non sto dicendo sia sbagliato, deprecabile.
Solo intendo fare un’osservazione: i figli so’piezz’e core, e infatti quanta gioia e quanta preoccupazione, quanta allegria e quanta sofferenza danno, ti prendono tutto, anche te stesso che non esiti a dare. Questo. Semplicemente un’osservazione. Una semplice cruda cinica analisi scientifica basata sull’osservazione empirica.
Io non so. È vero, ma del resto chi nasce “imparato”? e che cosa ho visto? Che cosa traspare? Che al momento di fare una qualunque azione prevale l’essere genitore. Non si è più Tizio, ing. Caio, dr. Vattelapesca. No. Si è padre di Marco, madre di Elisabetta e Evaristo. Non più persone che di tutto siamo fatti, ma solo genitori.
Ripeto, giusto o sbagliato non mi interessa, è cronaca, è descrizione. È analisi.
Questo forse giustifica il fatto che quando ci sono bambini non si parla d’altro, sono il centro di ogni discorso  e se non ne sono il centro ne vengono comunque tirati in mezzo, state parlando dell’ultimo differenziale a controllo elettronico montato sulla Lamborghini? State parlando delle nuove ruote da bicicletta ad alto profilo, leggerissime? State parlando di quella “gnocca” passata poco fa? Dell’ultimo film al cinema, del libro che avete sul comodino? E intanto si trova il modo di parlare di figli. Infatti, se fate caso, quelli che non li hanno vengono emarginati, anche non volontariamente, ma di fatto è quello che accade. I discorsi monotematici, le disquisizioni semantiche su cosa avrà voluto dire l’ultimo gorgheggio, se nonno, scimmia o più verosimilmente solo gnenghhgnna, le gare a spararla più grossa per chi ha il figlio più intelligente, sveglio: il mio a un anno ha mandato a quel paese la tata!, il mio? Uff!, a un anno emmezzo riconosce le persone dandogli sonori calci nelle caviglie e al nonno? Anche gli schiaffi!  Ahahaha il mio? Se non è aragosta del Maine la sputa e urla fortissimo fin che non diventa tutto blu. Incredibile come la riconosce! OOOOOOOOHHHH. Ti quindi toglie il raziocinio? il senso critico? La capacità razionale di stabilire dei confini?
È esattamente come quando si tornava in licenza da naja e si parlava come degli idioti, coma in caserma, e si parlava solo di quello. È come quan È come quando vi invitano a vedere le foto delle vacanze, ma che cazzo, hai sedici pose di lei sull’elefante… e poi in vacanza ci sei stato tu, a me che mi frega di vedere quanto ti sei divertito tu mentre io stavo qui a lavorare? Mi facessi almeno vedere le foto di qualcosa di serio, ma in tutte c’è lei. Lei in primo piano davanti a quella splendida costruzione bauhaus, Lei di fronte a quella magnifica villa di Le Corbusier. Lei che fa la foto “ironica” tenento tra le due dita il taj mahal.
Sono intimamente convinto che tanti abbiano fatto figli non per reale desiderio, non per un senso autentico di maternità o paternità, ma per senso di appartenenza, per timore di perdere la compagnia di amici. Nella provincia questo e altro succede.
Ho divagato. Troppo. Ma il succo del discorso è semplice: essere genitore è inconciliabile con tutto il resto?


22 commenti:

  1. La parte relativa alle diapo delle vacanze è un refuso o fa parte del post?
    Io sono genitrice e sono persona.
    A volte riesco a far conciliare le due cose, altre le scindo, altre ancora le confondo.
    Mi è capitato spesso che sedicenne pargola mi facesse da mamma saggia e mi sgridasse per essere tornata tardi senza avvisare.
    Ma io non sono una buona madre, non ho mai ritenuto che lei fosse il meglio, la più intelligente, la più bella.
    E spesso, per questo, mi sento una vera merda.

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  2. provo a spiegare il mio punto di vista...MIO...personale...è vero che quando si diventa genitori si cambia...si acquisisce un ruolo che ti porta ad essere completamente responsabile di un essere...e questa responsabilità non termina...mai...finchè si vive...ma non credo di essere una persona che poi a parte essere genitore non sa parlare d'altro...ma questo dovrebbe dirmelo chi parla con me...e non emargino nessuno...mai! Essere genitori non vuol dire chissà che...io rispetto chi fa i figli così come rispetto chi decide di non averne...sono pensieri personali...ma personalmente ho anche altri interessi...vado a teatro, ascolto musica, leggo, vado al cinema ed ai concerti...e mi piace poter parlare un pò di tutto...anche di figli...ma non solo di quello.
    riguardo al post di ieri...mi è venuto spontaneo essere nei panni dei genitori...più che in quelli dei ragazzi in fuga...soprattutto per un discorso generazionale...
    e sono felice che tutto si sia risolto nel migliore dei modi per loro.
    un sorriso ^__^

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  3. "essere genitore è inconciliabile con tutto il resto dell'esistenza?" direi di no e parlo per esperienza diretta e recentissima :D
    corro, pedalo e viaggio come prima cercando di non far torto al figlio e cercando di non far torno a me stessa e al mio compagno.
    parlando di ragazzini che scappano, io la vedo soprattuto dal punto di vista genitoriale, cioè una cazzata.
    parlandone come individuo femmina relativamente giovane ti dico lo stesso: è una cazzata.
    quello che parla in me è il senso di resposabilità e io ce l'ho ora che sono mamma esattamente come ce l'avevo a 16 anni. non sarei mai scappata di casa col fidanzatino perchè sapevo che non era la cosa giusta da fare.
    non che io sia nata saggia, però se ti insegnano bene certe cose, secondo me ti rimangono.
    si vede che hai ragione tu e certi genitori lo sono soltanto per moda, senza assolvere i loro compiti, che sono quelli di educare e responsabilizzare.

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  4. @amore: sicura? perchè è più intelligente l'obiettività...

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  5. @h2o: per te è diverso: hai figli "grandi", cresciuti bene. ma garantisco che si vedono e può anche darsi vhe un giorno ci cada pure io.
    @semper: i presenti naturalmente sempre esclusi, ma garantisco che molte volte si tende a perdere di vista l'obiettività. gente che ha perso il senso della misura l'ho vista e la vedo, gente che si fa una risata sulla maleducazione dei propri figli.
    volevo portarvi a vederla da un altro punto di vista, sforzarvi di vederla nelle scarpe di un altro.
    è una cazzata. è innegabile, ma non ti fa sorridere?

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  6. i miei figli hanno quasi 18 e quasi 16 anni...cresciuti bene non lo so...il tempo lo dirà...che ancora ne abbiamo di lavoro da fare...certo è che questa è un'età complicata...e nessuno ha il libretto delle istruzioni...per il resto...per quanto quei due ragazzi possano aver vissuto una romantica avventura...non posso far a meno di pensare a quei quattro genitori in pena che per quattro giorni avranno vissuto un inferno che gli avrà tolto ventanni di vita.
    p.s. la scorsa settimana un ragazzo di ventanni convinto di aver procurato un incidente mortale si è dato alla macchia...l'hanno trovato morto...assiderato...ecco...è questo che mi spaventa...questi ragazzi hanno tutto e gli manca l'equilibrio e la fiducia in se stessi e nella famiglia...che è cosa fondamentale.

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  7. massì che un pochino mi fa' sorridere! non sono così severa con gli altri, ma lo sono senz'altro con me stessa.
    ma spiegherei a questi furbetti che bisogna usare il cervello!
    Noi siamo esagerati al contrario semmai: al Tubo non abbiamo nemmeno fatto la festa per il suo primo compleanno (adesso mi linceranno tutte le mamme presenti!) e non è che non gli voglio bene.

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  8. Questo invece lo commento oggi, però se non ti spiace ci faccio giusto un post, primo perchè senza saperlo hai visto un paio di sassi che mi tenevo in tasca ed è l'ora che li tiri addosso a chi dico io, secondo ho urgenza di togliere dalle bacheche altrui l'ultima porcata che ho scritto ;-)
    Però lo faccio dopo cena, sono pur sempre una mamme che deve preparare la cena ai suoi cuccioli ;-)

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  9. Mi intrufolo nel tuo blog e la prima cosa che mi vien da pensare leggendo il post è che uno qua non sa mai come regolarsi. Io non sono genitore, o meglio lo sono a "metà" visto che il mio compagno ha un bimbo e mi capita spesso di vivere noi tre come famiglia anche se non è figlio mio, insomma io non sono nè carne nè pesce, ma mi chiedo anche perchè "catalogare" le persone. Genitori o no, mezzi genitori o no, ing. avv. cav. io credo che in primis siamo persone e tutto quello che fa parte della nostra vita ci rende le persone che siamo. Poi....è normale che i discorsi spesso cadano sui bimbi, sono il futuro e mi chiedo noi che non siamo genitori come ci dovremmo regolare con chi lo è che a sto punto mi vien da pensare che tutte le mie amiche siano infastidite del fatto che chiedo loro dei bimbi, si perchè se si esce in compagnia con chi è genitore o ci si adegua a parlare di figli anche se non sei genitore o resti escluso, in ogni caso vuoi dare un segno di interesse verso la persona e verso l'esserino che ha messo al mondo, sembra una bella cosa ed invece???!! Noooooo invece nooooo non va bene perchè se ti interessi troppo due son le cose o sei troppo invadente o non riconosci l'altro come persona ma solo come genitore.....A volte mi chiedo se anche i nostri genitori si facevano tutti sti giri mentali (per non dire altro) o se semplicemente come nell'ordine delle cose diventavano grandi, mettevano al mondo dei figli e li crescevano nel migliore dei modi (in base alle loro possibilità). Ormai a me sembra che pretendiamo troppo da tutto e da tutti, da noi stessi, dai figli (DEVONO essere i migliori guaiiiiiii sennò), dagli altri, non ci sappiamo accontentare, non sappiamo più godere delle gioie senza porci troppe domande che fanno solo male!!!!

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  10. @merndina: interessante visione, resta fermo però che qundo non parli d'altro che della corsa diventi il corridore che non ha altro per la testa. molto più nobile essere il genitore che non ha altro per la testa, per carità, ma il concetto di base è quello. se vuoi essere la "persona" devi aver equilibrio in tutto.
    per il resto, in media stat virtus, e immagino che ne vedrai anche tu di genitori che tollerano nel migliore dei casi, quando non incoraggiano, comportamenti da maleducati.
    sarà forse che io son cresciuto diversamente?

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  11. @semper: e avete fatto bene: a me se facessero la festa mica mi piacerebbe tanto ;)
    @stress: centro!

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  12. @h2o: ne succedono da quando ho memoria. ho sempre pensato che essere genitore sia come quel vecchio gioco del cerchio e del bastone: dai forza al cerchio, il più possibile, gli corri dietro col bastone (ora sembra brutto dire bastone, ma il gioco è così) cercando di dargli la giusta direzione e dopo un po' lo lasci andare sperando di aver fatto un buon lavoro, e magaro sperando che non si candidi al parlamento ;)

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  13. @Mr. Red: era proprio quello che intendevo, equilibrio! Si perchè il problema non si pone solo nel caso in cui si è o meno genitori. Se uno mi parla di calcio un'ora a me che il calcio lo odio logico che mi infastidisco ma basta dirlo a volte "ok dai basta parliamo d'altro" oppure "non mi chiedi del mio punto croce??" o sbaglio??? Non basterebbe parlare chiaro a volte???

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  14. basta riuscirci: prova a parlare di queste cose! se sei fortunato sei solo "certo tu figli non ne hai", altrimenti sei l'orco insensibile.
    non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire.

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  15. @Mr. Red: ma allora ho ragione io a pensare che la gente è esaurita!!! E uno come dovrebbe fare? Se parli di figli ecco non mi consideri come persona se non ne parli sei un mostro insensibile, che facciamo parliamo del tempo??? Ecchecavolo non sei una persona interessante!!!! Il problema mi sa che non sono io allora....

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  16. ma Red, orco insensibile senza figli, che gente frequenti?! :DDD

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  17. @semper: eh, delle volte me lo domando anch'io: prima o poi mi daranno del comunista (i bambini me li sono mangiati)
    @merendina: ma parliamo di cosa stai leggendo, parliamo di cibo, parliamo anche di politica, parliamo! poi però ascoltiamo anche un po' (o meglio, più politicamente corretto, ascoltiamo un po'di più)

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  18. secondo me il mio Tubo ti piacerebbe una cifra (che slang ho tirato fuori?): fa' già le ripetute ;D

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  19. in quanto comunista? (il sapore) ;)
    e che fa? anaerobico sui dieci metri con recupero da fermo?? ;) gli avete già preso delle piccole chiodatine da pista?

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  20. no, lui usa i calzini antiscivolo, niente scarpe fin che si può :D
    eh già, ripetute sui dieci metri con recupero in souplesse. pure la mamma, però... !

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