LONGO E' LO CAMMINO, MA GRANDE E' LA META - Brancaleone da Norcia -



martedì 3 maggio 2011

LA MIA FESTA


Presto compirò gli anni. Più vicino a quaranta che a trenta, paurosamente più vicino a quaranta che a trenta. Di solito sono momenti di bilanci, io però non uso farne, un po’per pigrizia, ma soprattutto per paura di guardare in faccia i miei fallimenti. L’autostima ne guadagna e l’ego cresce rigoglioso dandoti, come diceva il coach, una carica per affrontare la giornata, o più probabilmente non togliendotela.
Vogliamo non dare soddisfazione ai desideri di un povero vecchio?
Partirei da


passando per





e ancora


che così ci sta anche la bici.
Infondo però basterebbe















Materialista.
Anche. Perché il resto, le “non cose”, con tutta probabilità, non le puoi chiedere, te le devi meritare.
Chissà questo compleanno cosa mi porterà, quelli che mi fanno regali (coloro che ne hanno facoltà, autorizzazione), sanno ormai da tempo che non opere di bene ma piuttosto vil danaro, accompagnato da un presente “di significato”, certo sarò un anno più vecchio, ma non mi sento vecchio per nulla, nemmeno nel fisico, certo, forse i recuperi si dilatano un po’ma nemmeno poi troppo. la prendo con tanta filosofia sperando che i regali (e qui riemerge il pragmatico materialista) siano almeno pari a quelli dell’anno scorso. Quello di mia sorella che tra il resto continua a regalarmi vino pregiato, quello di mia mamma, che quasi scusandosi mi dice che non sa e che poi mi comprassi cosa voglio, ma che un presente me lo fa comunque, perché qualcosa che ti ricordi di me ci vuole sempre, quello di papà orso che in quelle occasioni li fa prevalere l’imbarazzo, poi, il piatto che ho ricevuto l’anno scorso, quello per il sushi. Meraviglioso. Semplicemente meraviglioso.
Aspetto con ansia la festa, come quella dell’anno scorso, che meraviglia, la più bella festa di compleanno della mia vita, questa insieme a quella dei miei tre anni.
Le bollicine sono in fresco (ce n’è da farci il bagno), il rhum… anche quello, vecchio e dolce, come me, è pronto. Spero di avere abbastanza fiato per tutte le candeline che se continua così mi conviene accendere direttamente il camino.
Aspetto la mia festa, le mie sorprese e tutte le emozioni, le risate e le lacrime. Già, anche le lacrime, quelle soffocate, ma del resto…
It's my party, and I'll cry if I want to
Cry if I want to, cry if I want to
You would cry too if it happened to you
(L. Goore)





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