LONGO E' LO CAMMINO, MA GRANDE E' LA META - Brancaleone da Norcia -



martedì 19 aprile 2011

QUANTO CARATTERE CI VUOLE?

Guardate gli scherzi della vita.
Ghebre (Haile Gebrselassie, lu Re) fa 2 ore 3 minuti e 59 secondi, lo fa a Berlino nel 2008 ed è la miglior prestazione sulla distanza di sempre (che equivale al record del mondo ma tecnicamente non lo è perché le corse su strada non sono riproducibili fedelmente come quelle in pista.).
Che dire Ghebre è Ghebre.
Domenica arriva uno, bello come il sole e leva quasi un minuito. Tale Geoffrey Mutai, conclude Boston in 2 ore, 3 minuti e 2 secondi. Che per la cronaca vuol dire andare a oltre ventuno all’ora per quarantadue chilometri e centonovantacinque metri.
Beffa delle beffe? Il record non può essere omologato perché la gara si svolge su un tracciato dove il dislivello tra la partenza e l’arrivo è superiore a quello indicata dalla iaaf. Le condizioni atmosferiche particolarmente favorevoli hanno fatto il resto: si parla di vento a favore molto forte.
Per cui fai il record del mondo e non viene omologato, ti rimane la consolazione di averlo fatto, certo, ma…
Volete che vi racconti cosa è peggio?
Il secondo classificato, all’esordio sulla distanza per altro, giunge al traguardo con 2 ore, 3 minuti e 6 secondi. Altro record del mondo!
Pensate che beffa: fate il record del mondo  ma c’è uno che quel giorno li è venuto e vi ha dato quattro secondi quattro su una maratona e vi soffia tutto: titolo, gloria e record.
Ci vuol carattere a ridere di questo. Fatti coraggio Moses.





4 commenti:

  1. Minchia ma questo è attasso!!!
    Traduzione: Oibò che sfortuna ;-)

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  2. grama eh la vita? te fai tutto bene, anzi più che bene e poi arriva uno e ti frega per un niente, quatro secondi sulla maratona.
    NOTA: che piacere rilaggerti

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  3. scrivo e commento poco ma leggo sempre :-)

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  4. per quanto riguarda me ti rimane un bel po'di tempo libero.

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