LONGO E' LO CAMMINO, MA GRANDE E' LA META - Brancaleone da Norcia -



giovedì 14 aprile 2011

PSICOPATICI

Contati: superati i 300!
Senza contare quelli di “diversa natura”.
C’è chi dice che è da psicopatici (testuali parole), io credo sia una buona media, sostenibile. Sono anzi convinto che forzando il ritmo si possa anche aumentare, già successo. Certo è una questione di impegni, già così siamo al limite. Bisognerebbe accantonare il lavoro, allora li sì che ci si da al professionismo…
Non vuole essere uno sproloquio inutile ma mi sa che fino ad ora difficilmente qualcuno ha capito qualcosa di cosa ho scritto.
approfondiamo.
È una questione di come il nostro tempo viene impiegato, di quello che ci va di fare e che ci procura piacere.
Poi succede che non te ne accorgi e ti ritrovi coinvolto in una vera e propria dipendenza.
“le dipendenze sono patologie mentali da cui ci si può e deve liberare…”
chiunque aspiri all’elevazione, all’ascetismo, è costretto a passere per questa stretta via: occorre affrancarsi in tutto e per tutto da quanto ci lega al mondo terreno.
Avanti, adesso voglio vedere chi riesce a scagliare un sasso fin qua.
Ce ne sono tante, dal fatto di avere il nottolino di avviamento del cervello a forma di tazzina del caffè, al bisogno compulsivo di sport, di lavoro, di sesso, di gioco d’azzardo, persino di dio.
Sono dipendenze ne più ne meno come quelle dall’eroina, alcune come Dio o il lavoro, socialmente accettabili anzi per certi versi persino paradossalmente portate a virtù.
Bob De Niro, in Cape Fear (a proposito di psicopatici) diceva in carcere di essersi liberato di tutti i vizi tranne quello di un sigaro ogni tanto, perché un uomo (sempre inteso come umano), per ricordarsi di essere tale e non perdere il senso della misura, deve conservare un vizio.
Ci sono poi le necessità, e il confine tra le due cose non è poi così netto. Infatti mi viene in mente quando una necessità viene scambiata per vizio.
Io quello che faccio lo faccio per piacere, per passione, per amore, per cui è una assoluta necessità. Non potrei mai stare senza.
Senza quella sensazione di spossatezza che hai dopo, senza quel piacere che ti da facendolo. I momenti che hai nell’attesa, ci pensi, ci ripensi, e poi quando lo rivivi…
Sono forzatamente rimasto senza per un periodo e, parola, non riesco a capacitarmi di come ho fatto senza.
L’allenamento, i chilometri di corsa, in bici, le gare, la pista, la strada. Saremo dei matti magari, ma chi non ha provato non può sapere.







10 commenti:

  1. 300 km running questo mese, perchè di nuoto mi sembrano un po' tantini!! :DD

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  2. di più, e in quattro settimane scarse.
    ne ho quasimille di bici (stesso periodo) e nuoto... meglio sorvolare.
    c'è uno che nuota nell'acqua accanto alla mia che va a fare la traversata del Bosforo. lui si che ha i lunghi in acqua

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  3. sostieni la tesi del mal comune mezzo gaudio?
    non mi ricordo più de voi andate ad Arona o a Candia

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  4. doveva essere Arona, ma mi sa' che andrà in fumo. non nuoto da un mese, non so se mi spiego ;D
    no, sostengo la tesi, caro Red, che c'è gente ben più fulminata di noi :D

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  5. e perchè? hai tre mesi, in tre mesi hai idea dei progressi che fai? (potresti anche farlo tutto tu)

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  6. ...! l'ho letto adesso. diciamo che la staffettista in dici si è data, mia sorella non vuole fare più gare perciò si è defilata anche la frazionista sulla corsa. posso farlo io?
    mmmmm ho forti dubbi!

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  7. scherzi?
    facciamo il punto.
    un duemila lo nuoti no? credo senza grossi problemi, non è il caso di fare un tempone. (sono solo 1.9 tra l'altro).
    90km in bici, l'autonomia per farli in tre mesi la trovi senza problemi. mica devi spingere i 35/40 all'ora, tra parentesi è senza scia, una mezza la tieni senza problemi.
    vai un po'più piano e il giovo è fatto.
    pensaci. la base ce l'hai.

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  8. tradotto il tutto significa, vai un bel po' più piano!!! :DDD

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  9. e che pensi che quelli che fanno 2:45 alla maratona dell'iron non fanno 2:20 in gara secca?
    si va più piano.
    PENSACI...
    firmato Lucignolo

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