LONGO E' LO CAMMINO, MA GRANDE E' LA META - Brancaleone da Norcia -



venerdì 9 dicembre 2011

ERA SEMPLICE

L’uomo, dal momento in cui ha preso coscienza della morte, ha ingaggiato con essa una delle più feroci battaglie della propria storia.
In tutti i modi l’uomo ha cercato di sottrarsi al fatidico momento: con la religione, che rassicura il credente che se si comporterà in una data maniera allora in qualche modo il proprio spirito sopravvivrà, addirittura il cristianesimo prevede la risurrezione della carne. Poi con la filosofia, cercando di dare una spiegazione alle tre fatidiche domande: chi siamo, da dove veniamo, che cosa trasportiamo, un fiorino. Poi gli alchimisti, ricercando il segreto dell’eterna giovinezza e dell’immortalità, quindi la medicina, con la spasmodica ricerca della cura della seconda peggiore malattia che possa affliggere l’uomo: la morte.
Persino la letteratura se ne occupò: Goethe risolse con un patto diabolico tra Faust e il demonio, Coleridge in una sfida a scacchi tra il vecchio marinaio e la morte stessa, Lady Shelley diede al Prof. Frankenstein le tormentate conoscenze per divenire Dio e vincere il corso della natura, persino Wilde trovò la soluzione nel trasferire il male che poi è quello che fa marcire il nostro corpo in un ritratto in modo che il corpo ne rimanesse estraneo e quindi puro, per non parlare di Stoker e il suo Dracula. Questa è la letteratura: non voglio nemmeno sfiorare l’argomento cinema e/o affini.
In era più moderna, il Re del Pop, dormiva in una cassa iperbarica e noi ridevamo di queste estremizzazioni, perdendo di vista ciò che chi si rivolge alla chirurgia estetica, alle palestre, alle beauty farm, alle cliniche specializzate tenta di fare e che noi stessi facciamo quotidianamente.
Bene, finalmente è tutto risolto: era sufficiente instaurare il direttorio, il papa fantoccio o di transizione, commissariare il paese. Era sufficiente riformare le pensioni, bastava eliminare il concetto di vecchiaia. Un piccolo passo per l’uomo, un grande passo verso l’immortalità
Alle volte è così semplice.


2 commenti:

  1. come triatleta sei sprecato...!
    scrivi su qualche testata giornalistica, vero ?!
    ;D

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  2. valgo appena la metà scarsa di te maratoneta :)

    e comunque ti concedo di prendermi in giro, ma solo ogni tantoveh, che poi prendi il vizio.

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