LONGO E' LO CAMMINO, MA GRANDE E' LA META - Brancaleone da Norcia -



martedì 15 novembre 2011

PENSIERI ORIZZONTALI

Ho letto una volta da qualche parte che i pensieri fatti da sdraiati sono sempre più drastici, insomma, peggiori di quelli fatti in posizione eretta.
Io sono sempre stato caldo sostenitore della tesi per cui a letto si va per fare sesso e per dormire, e ci si dovrebbe rimanere il tempo strettamente necessario per espletare tali piacevoli attività (o inattività nel caso del sonno), anche perché si rischia davvero di essere vittima dei maledetti pensieri orizzontali.
Non saprei dare una spiegazione a questa cosa, sta tuttavia di fatto che è così. Empiricamente sperimentato e suffragato da una breve ma scrupolosa indagine negli ambienti che frequento.
Certo, lo sportivo, almeno, quello che ero fino a qualche tempo fa, non ha tempo per pensieri orizzontali: è evidente che se non è a letto per fare all’amore, nel momento in cui tocca una superficie orizzontale un po’meno scomoda che non un letto da fachiro crolla seduta stante in un profondo sonno fino all’ora della sveglia, la quale si colloca sempre troppo presto, ma in altri “ambienti”, dopo una prima superficiale e ironica incredulità, vengo poi confortato, anche a distanza di tempo, per carità, non è mai troppo tardi per ravvedersi, da chi ha a sua volta “fatto caso” alla mia analisi e non può che condividerla.
A proposito di condivisione, non posso a questo punto fare a meno di pubblicare il risultato di questa faticosa ricerca in più vasta scala.
Attenzione eh, qui si tratta di alta filosofia:
I pensieri hanno una loro densità, diciamo un loro peso, quelli positivi, molto leggeri ed evanescenti, un po’come l’elio, l’aria tiepida della primavera, le bollicine dello champagne, il profumo della pelle della persona che amiamo, quelli negativi, molto più pesanti dell’aria, tendono ad andare verso il basso, di qui “levarsi un peso”, per cui, da sdraiati, per i pensieri positivi, anche da sdraiati, non cambia nulla, tendendo loro per loro natura ad andare verso l’alto, hanno comunque strada libera e possono fluttuare nell’aria indipendentemente dalla nostra posizione, quelli negativi, viceversa, più pesanti, non possono cadere a terra ed essere presi a calci e quindi scardinati, smembrati, calpestati e ridotti a non poter più nuocere, ma stagnano sul cuscino, e la nostra testa, come una spugna non riesce a liberarsene, rimanendo li a marinare all’interno di quell’insana atmosfera.
Ricordo una volta un amico a cui parlai di questa mia teoria, mi prese in giro per giorni. Naturalmente mi aspetto commenti di tutt’altro genere da lettori attenti, sofisticati, sensibili e intelligenti come voi siete, anche se so già come andrà a finire. 






10 commenti:

  1. sarà che sono le cinque, sarà che sono alle prese con vacche pezzate rosse che fanno formaggio di pecora...ma questa volta mi sfugge...

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  2. cito da sopra "Certo, lo sportivo, almeno, quello che ero fino a qualche tempo fa, non ha tempo per pensieri orizzontali"... red hai tralasciato una cosa fodnamentale: il nuoto! dimostrazione di fatto empirica che lo sportivo può produrre pensieri orizzontali (quindi drastici) anche in attività che non siano dormire o fare l'amore. Forse è per questo che i pensieri di "certa gente" abituata a stare orizzontale anche quando si allena fanno più male di altri...

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  3. @Poison: si scrive "sallo!"
    @semper: in effetti potrebbe ricordare, poi De Crescenzo unisce la filosofia dei libri a quella napoletana. sempre ironicamente curioso.
    @only: è così chiaro.... certo, si dimena un po', ma tienilo stretto.
    @ ri-semper: :)
    @stefano: infatti, quello forse, nom sempre è l’unico momento, perché gli altri…per esempio, io in condizioni normali, se tocco li letto, entro in uno stato catalettico molto simile alla morte apparente, ma un po’più statico ancora, beninteso, a meno che non ci sia qualcuna. e poi, il nuoto: dipende dagli allenamenti.
    tecnica, devi pensare a far bene le cose.
    allenamenti anaerobici: non ho il tempo di pensare se non “muoio, muoio, muoio, forse non muoio, no no, muoio eccome”.
    In effetti nei lunghi sciolti la riga nera aiuta a perdersi, ma subito il sedere delle belle sirene che incontri in vasca ti riconduce diciamo sulla retta via.

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  4. @Red: tu di chiaro scrivi poco niente...
    @Stefano: ti assicuro che l'unico posto in cui non penso cose brutte è l'acqua clorata.

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  5. io invece mentre nuoto c'ho davanti solo il culo peloso di michele, sarà per questo che devo necessariamente divagare con la mente...

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  6. @Only: chi ha orecchie per intendere intenda, ma sovente non è solo colpa di chi scrive ;)
    @stefano: passa avanti. doppio vantaggio: più allenante e panorama migliore.

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  7. Ma tu ne fai spesso di pensieri orizzontali?
    No, perchè prima di cominciare a prenderti in giro, mi piacerebbe capirne il tenore.

    Magari sono uguali a quelli che io faccio in verticale, e mi autocensuro con gli sberleffi...
    al massimo ti potrei consigliare di tornare ad essere lo sportivo di un tempo!!

    Ahahah

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