COME FUNZIONA sarebbe il titolo.
Ecco mi capita sovente di sentirmi dire che non funziona così. A voi no? A me in continuazione, e la cosa divertente è che siamo sempre noi ad aver sbagliato l’interpretazione.
Mi piacerebbe pubblicare una serie di “fascicoli periodici” per definire le mie istruzioni d’uso, mica tanto per gli altri, ma principalmente per me, perché alla fine aiuta un bel po’avere il polso di quanto uno è squilibrato, e poi, non in ultimo, prendere coscienza per aiutare quelle povere persone che per forza o per amore si vedono costrette a relazionarsi con me.
Che bel proposito! Peccato che come quelle migliaia di altri progetti che vengono iniziati e non arrivano mai nemmeno alla fase embrionale di una proto applicazione, come quelle splendide raccolte in comodi fascicoli settimanali tipo “imparare a degustare i the del mondo” che con la prima uscita regalano li cucchiaino da the della Regina d’Inghilterra e due bustine di preziosissimo e rarissimo the al gusto bastoncino a soli un euro e novantanove.
Per cui, cominciamo.
Lesson one: non funziona così.
Riprendo l’incipit del post proprio perché oggi mi preme particolarmente chiarire il concetto della regola applicata, ovvero, sono uno di quelli che le regole le subisce. “Io sono così”, “con me funziona così”, “col rosso non si passa”, “l’orario è dalle alle”, poi quando mi ci troco io a dover mettere delle regole e a farle rispettare, mi trovo nella condicione di dover affrontare il disappunto, a volte appena celato, a volte nemmeno troppo, se non la rabbia di chi le deve subire. Questo mi indispone. Io ho in animo sensibile, vorrei rendere tutti felici.
Allora? Questi sorrisetti increduli? Scagli al prima pietra (scenica, di quelle di polistirolo come i mobili di balsa dei vecchi western all’italiana fatti di cazzotti e saloon distrutti, che sono sicuro, ma tutelarsi è buona norma) chi ha da obiettare!
…
Bene,.
Dicevo, ho un animo sensibile e mi faccio intenerire, per cui chiunque bussi alla mia porta ha attenzione, anche fuori orario, anche a scapito di una mia sodomizzazione da parte del “sommo sacerdote nero”.
Detto questo, dove intendo arrivare? I buoni propositi si fanno a inizio anno e ai compleanni ed io sono lontano da ambedue, solo mi piacerebbe avere un po’ più di temperamento in modo da imporre… imporre, non proprio imporre, ma far si che la mia parola conti qualcosa, almeno quando riguarda me.
Misure: da ora in avanti mi propongo fermezza: “con me non funziona così” sarà il nuovo motto.
…
Fino a domani, come sempre.